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Ricostruire l’investimento obbligazionario e renderlo attivo: nascita ed evoluzione della gestione obbligazionaria attiva

Negli anni Sessanta l’inflazione fa crollare a picco il valore delle obbligazioni, infliggendo pesanti perdite agli investitori obbligazionari. MFS decide di creare un dipartimento di gestione obbligazionaria attiva per rispondere alle esigenze degli investitori e fornire un percorso alternativo per creare valore a lungo termine.

Negli anni Sessanta l’inflazione fa crollare a picco il valore dato dal “prezzo reale” delle obbligazioni di circa il 36%, infliggendo pesanti perdite agli investitori obbligazionari.1 La vecchia strategia di acquistare obbligazioni, detenerle fino alla scadenza e staccare fisicamente le cedole per ottenere pagamenti in contanti non offre più agli investitori il valore di cui hanno bisogno.

A quel punto MFS® ha alle spalle già diversi decenni di esperienza nella gestione attiva delle azioni. Piuttosto che vedere compromessi i risultati degli investitori, l’azienda decide di utilizzare le stesse idee – ricerca rigorosa e negoziazione di titoli – per ottimizzare il valore a lungo termine creato per gli investitori obbligazionari. MFS decide di creare un dipartimento di gestione obbligazionaria attiva per risolvere il problema rappresentato dalle obbligazioni e rispondere direttamente alle esigenze degli investitori.

Sebbene all’epoca il trading attivo di obbligazioni non sia una consuetudine, MFS assume Keith Brodkin, un carismatico bostoniano che vanta una comprovata esperienza nell’obbligazionario attivo ed è famoso per la sua spiccata capacità di scambiare un’obbligazione e acquistarne un’altra2, affermando che spesso “le persone temono i rischi che creano opportunità”. La mentalità di Brodkin è esattamente ciò di cui MFS ha bisogno, e l’azienda lo convince a entrare in MFS nel 1970 come responsabile degli investimenti specializzato in titoli obbligazionari.

 

Piuttosto che vedere compromessi i risultati degli investitori, l’azienda decide di utilizzare le stesse idee – ricerca rigorosa e negoziazione di titoli – per ottimizzare il valore a lungo termine creato per gli investitori obbligazionari.


Nel 1972 gli viene dato il via libera per sviluppare e gestire il nuovo dipartimento obbligazionario dell’azienda, e una delle sue prime decisioni è quella di assumere Patricia Zlotin. Le dirigenti donne sono una novità per l’epoca, ma come ha ricordato Zlotin nel 2023, “MFS ha sempre puntato sul talento”. Il team dimostra fin da subito il valore del dipartimento obbligazionario e la capacità di MFS di distinguersi dalla concorrenza. Invece di restarsene rintanati dentro i loro uffici, i membri del team incontrano gli investitori istituzionali di persona per aiutarli a comprendere appieno l’approccio di MFS. Dimostrano che è possibile guadagnare scambiando l’obbligazione di una grande compagnia telefonica con l’obbligazione di una grande compagnia aerea.

Questi incontri danno a MFS la possibilità di mostrare agli investitori obbligazionari il valore reale della gestione attiva, e gli investitori afferrano il concetto. Nel 1974 Brodkin gestisce la parte obbligazionaria di MFS Total Return Fund e supervisiona l’MFS Bond Fund (oggi chiamato MFS Corporate Bond Fund).3 Due anni dopo MFS lancia il Managed Municipal Bond Trust, uno dei primi fondi di municipal bond statunitensi. MFS amplia ulteriormente la sua offerta obbligazionaria assumendo una portata globale e creando nel 1981 il Massachusetts Financial International Trust Bond Portfolio, che investe in obbligazioni sovrane globali ed è il primo fondo comune obbligazionario globale degli Stati Uniti. Richard B. Bailey, allora presidente di MFS, dichiara che il portafoglio, un agente trasformatore del settore, è stato concepito “per fornire un’alternativa agli investitori obbligazionari bloccati in un contesto economico nazionale caratterizzato da tassi d’interesse in forte aumento e prezzi delle obbligazioni in calo”.4 Negli anni Ottanta e Novanta, MFS continua a introdurre prodotti obbligazionari innovativi, dimostrando che le priorità degli investitori sono anche le priorità di MFS.

Cominciata alla fine degli anni Sessanta dopo una fase protratta di incertezza finanziaria e nata in un piccolo ufficio di Boston, la rivoluzione dell’obbligazionario attivo ha trasformato il settore e ha offerto a clienti e investitori un percorso alternativo per raggiungere il valore a lungo termine.


Si noti che alcuni dei fondi menzionati in questo materiale potrebbero non essere disponibili per la vendita nel vostro paese.


Note

1Ranasinghe, Dhara. (30 gennaio 2017) “Bond Markets Set for a Taste of the 60s as Inflation Picks Up”. Reuters.com. https://www.reuters.com/article/us-global-bonds-inflation/bond-markets-set-for-a-taste-of-the-60s-as-inflation-picks-up-idUSKBN15E1XG
2A. Keith Brodkin, 62, Mutual Fund Chief (6 febbraio 1998). New York Timeshttps://www.nytimes.com/1998/02/06/business/a-keith-brodkin-62-mutual-fund-chief.html
3https://www.nytimes.com/1998/02/06/business/a-keith-brodkin-62-mutual-fund-chief.html e FORM N-1A: MFS® SERIES TRUST IX. Securities and Exchange Commission (https://www.sec.gov/Archives/edgar/data/63075/000110465919047392/a19-16776_1485bpos.htm).
4Werner, R. (18 dicembre 1995). “MFS Bond Portfolio Excels in the Long Run”. Fort Lauderdale Sun Sentinel.
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