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Mercati al rialzo grazie agli utili

Le principali notizie della settimana sull’economia globale e dal mondo delle imprese.

Nei mercati odierni in rapido cambiamento, l’utilità delle nostre analisi può fare la differenza.

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AUTORE

Michael Miranda
Strategist, Strategy and Insights Group

Settimana al 25 aprile 2025

A mezzogiorno di venerdì, i mercati azionari globali risultano al rialzo nella settimana grazie agli utili societari robusti, mentre le preoccupazioni per i dazi sono in parte rientrate. Il rendimento dei Treasury decennali è sceso di circa 5 punti base dallo scorso venerdì al 4,28%, e il prezzo del greggio WTI è sceso di 2,13 dollari a 62,55 dollari al barile. La volatilità misurata dai contratti future del CBOE Volatility Index (VIX) giovedì è ridiscesa da 30 della scorsa settimana a 27.

NOTIZIE MACROECONOMICHE

Trump non intende licenziare Powell

Martedì il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di non aver intenzione di licenziare il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell. In un post su Truth Social, Trump aveva precedentemente lasciato intendere che avrebbe voluto il licenziamento di Powell. I mercati erano scesi ma hanno recuperato dopo il chiarimento di Trump di martedì. Nonostante la ritrattazione, Trump resta critico nei confronti della banca centrale che avrebbe tagliato i tassi d’interesse troppo lentamente. Secondo Trump, Powell dovrebbe essere più proattivo nei tagli. Il mandato di Powell come Presidente della Fed scadrà a maggio 2026.

Ordini di beni durevoli in aumento a marzo

A marzo gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono saliti del 9,2%, ben oltre il previsto 2%. I mezzi di trasporto sono saliti del 27%, in particolare grazie all’incremento del 139% delle prenotazioni di velivoli commerciali. La forza dei trasporti compensa la debolezza in altri settori, tra cui gli ordini di beni strumentali core (esclusi difesa e velivoli), in aumento dello 0,1% nel mese di marzo. La debolezza degli ordini diversi dai velivoli indica che le imprese si stanno muovendo con cautela per via della persistente incertezza sui dazi e sulla politica fiscale.

Vendite di abitazioni in forte calo

Le vendite di abitazioni esistenti negli Stati Uniti a marzo sono scese del 5,9% attestandosi al tasso annuo rettificato su base stagionale di 4,02 milioni, il calo più consistente da novembre 2022. È il ritmo più lento da marzo 2009. Le abitazioni disponibili sono aumentate più rapidamente della domanda: i venditori stavano infatti aspettando il calo dei tassi per mettere gli immobili sul mercato. I prezzi degli immobili restano intorno ai massimi record, coi tassi ipotecari oltre il 6,5%. Ciò potrebbe portare a un rallentamento delle vendite dopo un 2023 e un 2024 già deboli. L’incertezza economica potrebbe aver contribuito a tali dinamiche, spesso gli acquisti importanti vengono posticipati sull’onda delle preoccupazioni per l’economia.

IN BREVE

Gli indici PMI preliminari di aprile sono scesi nell’Eurozona, nel Regno Unito e negli Stati Uniti per via del rallentamento dei servizi nonostante la ripresa del manifatturiero.

Paese o regione

PMI manifatturiero

PMI servizi

PMI composito

Eurozona

da 48,6 a 48,7

da 51,0 a 49,7

da 50,9 a 50,1

Regno Unito

da 45,3 a 44,0

da 52,5 a 48,9

da 51,5 a 48,2

Stati Uniti (S&P)

da 50,2 a 50,7

da 54,4 a 51,4

da 53,5 a 51,2

La fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è scesa da 57 di marzo a 52,2 di aprile, uno dei minimi record. È il segnale che i consumatori sono preoccupati per i dazi. Le aspettative inflazionistiche nei prossimi 5-10 anni sono salite al 4,4%, in previsione di un aumento dei prezzi nel corso del prossimo anno del 6,5%, l’incremento più consistente dal 1981.

La Cina sta valutando la sospensione dei dazi del 125% su alcune importazioni dagli Stati Uniti, tra cui dispositivi medici e prodotti chimici industriali. Si discute anche della sospensione dei dazi sui noleggi di aeromobili. Tali esenzioni fanno seguito all’esclusione, da parte degli Stati Uniti, dell’elettronica dai dazi del 145% imposti precedentemente sulle importazioni dalla Cina. È un segnale che le tensioni commerciali tra i due Paesi stanno rientrando.

Le richieste di disoccupazione iniziali negli Stati Uniti sono aumentate di 6.000 rispetto alla settimana precedente, ma restano vicino ai recenti livelli. Le richieste settimanali del sussidio di disoccupazione sono scese a 1,84 milioni nella settimana del 12 aprile rispetto a 1,88 milioni della settimana precedente. Restano comunque entro un range ristretto, pertanto non si prevede un rimbalzo.

NOTIZIE SUGLI UTILI

Circa il 31% dei costituenti dell’indice S&P 500 ha pubblicato i risultati del 1° trimestre 2025. Secondo FactSet, gli utili per azione (che abbinano i dati già pubblicati e le stime per le imprese che non li hanno ancora resi noti) sono saliti dell’8,02% circa rispetto allo stesso trimestre di un anno fa e sono scesi di oltre il 18% rispetto al 4° trimestre del 2024. Le vendite complessive sono salite del 4,4% rispetto all’anno precedente. 

LA PROSSIMA SETTIMANA

Martedì: fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, indice dei prezzi immobiliari Case-Shiller, sondaggio JOLTS sul turnover dei lavoratori e sui nuovi posti di lavoro, indice dei prezzi al consumo in Australia.

Mercoledì: Pil USA, vendite di veicoli negli Stati Uniti, indice del costo dell’occupazione negli Stati Uniti, PCE USA, Pil dell’Eurozona, politica monetaria della banca centrale giapponese.

Giovedì: richieste di disoccupazione negli Stati Uniti, disoccupazione in Giappone.

Venerdì: disoccupazione negli Stati Uniti, disoccupazione nell’Eurozona, indice dei prezzi al consumo nell’Eurozona.

 

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Le opinioni espresse in questo articolo sono le opinioni di MFS e possono cambiare in qualsiasi momento. Le stime non possono essere garantite.

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Fonti: MFS research, Wall Street Journal, Financial Times, Reuters, Bloomberg News, FactSet Research, CNBC.com.

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