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Questa Settimana

Trump e Xi pronti a riprendere i negoziati

Le principali notizie della settimana sull’economia globale e dal mondo delle imprese.

Nei mercati odierni in rapido cambiamento, l’utilità delle nostre analisi può fare la differenza.

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AUTORE

Jamie Coleman
Senior Strategist, Strategy and Insights Group

Settimana al 5 giugno 2025

Si informa che, a causa di un aggiornamento tecnico, questo commento viene pubblicato con un giorno di anticipo rispetto all’abituale. La prossima settimana riprenderemo il consueto calendario delle pubblicazioni.

A mezzogiorno di giovedì, i mercati azionari globali risultano al rialzo nella settimana, nella speranza di una ripresa dei negoziati commerciali tra Cina e Stati Uniti. Il rendimento dei Treasury decennali è sceso di 4 punti base dallo scorso venerdì al 4,38%, mentre il prezzo del greggio WTI è salito di 3,15 dollari a 63,65 dollari al barile. La volatilità misurata dai contratti future del CBOE Volatility Index (VIX) è diminuita da 20,15 di venerdì scorso a 18,95.

NOTIZIE MACROECONOMICHE

Trump e Xi si sono parlati giovedì

Giovedì il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Presidente cinese Xi Jinping si sono finalmente sentiti al telefono. Lo hanno riferito i mezzi d’informazione statali cinesi. Secondo Xinhua News Agency, i due leader avrebbero concordato di avviare un nuovo round di colloqui il prima possibile e Xi avrebbe invitato Trump in Cina. Sembra che Xi abbia detto a Trump che la Cina ha messo in atto quanto concordato a maggio dai due Paesi a Ginevra, notizia negata però dalle autorità statunitensi. Xi ha aggiunto che gli Stati Uniti dovrebbero ritirare le misure prese contro la Cina e che le due parti dovrebbero evitare i contrasti in merito a Taiwan. Secondo Trump, la conversazione è andata “molto bene” e il Presidente ha invitato Xi negli Stati Uniti. Trump ha aggiunto che la telefonata si è concentrata sugli scambi commerciali e che i team dei due Paesi si incontreranno a breve. Il Presidente ha dichiarato che è stato fatto qualche progresso sui minerali di terre rare e la telefonata si è conclusa positivamente per entrambi i Paesi.

Cala la domanda di lavoratori negli Stati Uniti

In vista della pubblicazione dei dati sui salariati non agricoli di venerdì, gli investitori hanno esaminato i dati già pubblicati sul mercato del lavoro, tra cui il rapporto ADP sull’occupazione poco positivo e il lieve aumento delle richieste settimanali di disoccupazione. Tali dati, unitamente agli indici PMI ISM manifatturiero e non manifatturiero sotto la soglia di 50, hanno spinto i rendimenti obbligazionari al ribasso questa settimana, mentre crescono le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre.

Previsioni riviste al ribasso nel Beige Book della Fed

La Federal Reserve ha pubblicato il Beige Book in vista dell’incontro dell’FOMC del 18 giugno: l’attività economica è in lieve calo e le prospettive restano incerte e leggermente pessimistiche. I prezzi sono aumentati moderatamente, secondo il rapporto, e le imprese hanno intenzione di trasferire i costi dei dazi ai clienti nel giro di tre mesi. Secondo il rapporto, l’occupazione è invariata e la crescita dei salari modesta, e per via dell’incertezza le assunzioni sono state rinviate in numerose regioni.

Tagli dei tassi in chiusura per la BCE

Giovedì, come previsto dai mercati, la Banca Centrale Europea ha tagliato il tasso sui depositi dello 0,25% al 2%. Il Presidente della BCE Christine Lagarde si è espressa con relativo ottimismo dicendo che la spesa per la difesa e le infrastrutture dovrebbe sostenere la crescita economica e che un mercato del lavoro forte e l’aumento del reddito dovrebbero favorire l’economia, nonostante i dati segnalino un peggioramento delle prospettive nel breve termine. I dazi e l’euro più forte metteranno in difficoltà le esportazioni, ha aggiunto Lagarde. Particolarmente degno di nota è il fatto che, in chiusura della conferenza stampa, Lagarde ha annunciato che il taglio odierno mette fine al ciclo di allentamento. nel 2° trimestre.

IN BREVE

Gli indici PMI globali a maggio sono rimasti sostanzialmente invariati, in quasi tutti i casi sono leggermente al di sopra o al di sotto del livello neutrale di 50. Gli indici negli Stati Uniti sono inferiori alle stime, mentre i prezzi pagati sono stabili.

Paese o regione

PMI manifatturiero

PMI servizi

PMI composito

Stati Uniti (ISM)

da 48,7 a 48,5

da 51,6 a 49,9

n.d.

Eurozona

da 49,0 a 49,4

da 50,1 a 49,7

da 50,4 a 50,2

Regno Unito

da 45,4 a 46,4

da 49,0 a 50,9

da 48,5 a 50,3

Giappone

da 48,7 a 49,4

da 52,4 a 51,0

da 51,2 a 50,2

Cina

da 49,0 a 49,5

da 50,4 a 50,3

da 50,2 a 50,4

Il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba questa settimana ha dichiarato che potrebbe incontrare il Presidente Trump per discutere degli scambi commerciali prima del summit del G7 di metà giugno.

Questa settimana, l’OCSE ha avvertito che le economie avanzate potrebbero registrare un calo significativo del Pil a causa del rapido trasferimento della catena di distribuzione a livello locale. A causa dei dazi e dell’incertezza politica, le stime di crescita degli Stati Uniti sono state riviste all’1,6% per quest'anno e all’1,5% per il 2026.

Il governo olandese è crollato martedì quando il Partito per la libertà si è ritirato dalla coalizione nell’ambito della disputa sulle politiche sull’immigrazione.

Dopo mesi di turbolenza politica, la Corea del Sud ha eletto come presidente l’esponente di sinistra Lee Jae-myung.

Il Presidente Trump, come aveva minacciato di fare nel fine settimana, ha aumentato i dazi su acciaio e alluminio dal 25% al 50% a partire dal 4 giugno.

L’Ucraina ha attaccato coi droni le basi aeree in territorio russo, a qualche migliaio di chilometri dal confine ucraino, distruggendo parte della flotta di bombardieri strategici della Russia. L’Ucraina ha dichiarato di aver colpito e danneggiato gravemente un ponte che collega la Crimea alla Russia.

Secondo il Wall Street Journal, il Vice Premier He Lifeng, responsabile dei negoziati commerciali per la Cina, ha assunto una linea più dura nei confronti degli Stati Uniti rispetto ai suoi predecessori: avrebbe chiesto agli Stati Uniti di allentare le restrizioni sulle esportazioni di tecnologia verso la Cina in cambio dell’accesso a importanti minerali.

Ad aprile i nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti sono saliti a 7,391 milioni dai 7,2 milioni di marzo. I posti di lavoro disponibili sono aumentati leggermente al 4,4%, mentre le dimissioni sono diminuite dello 0,1% al 2%. Nel complesso, i dati indicano che il mercato del lavoro resta poco dinamico.

La Casa Bianca martedì ha chiesto al Congresso di ritirare 9,4 miliardi di dollari che erano stati inseriti nella finanziaria. Tra i tagli ci sono 1,1 miliardi di dollari per la CBP (Corporation for Public Broadcasting) e 8,3 miliardi di dollari in aiuti internazionali. Prima della fine dell’esercizio si attendono altre revisioni.

Trump ha chiesto l’eliminazione del tetto sul debito, una patata bollente da decenni per la politica del Paese, che più volte ha rischiato di portare gli Stati Uniti alla soglia dell’insolvenza.

Trump ha introdotto il divieto totale di recarsi negli Stati Uniti per 12 Paesi e limitazioni sul visto per altre 7 nazioni, la maggior parte in Africa e Medio Oriente.

Il Senato degli Stati Uniti ha confermato Michelle Bowman come Vicepresidente della Fed per la supervisione.

Il modello GDPNow più recente (5 giugno) della Federal Reserve di Atlanta ha rivisto il tasso di crescita stimato per il 2° trimestre al 3,8%.

Secondo le stime del Congressional Budget Office, la finanziaria approvata la settimana scorsa dalla Camera dei Rappresentanti farà salire il debito nazionale di 2.400 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Prevede inoltre che i dazi in vigore da metà maggio faranno aumentare il gettito di 2.800 miliardi di dollari nello stesso periodo. Le stime non tengono conto di eventuali variazioni della crescita economica o dei tassi d’interesse a seguito dei cambiamenti della politica monetaria.

LA PROSSIMA SETTIMANA

Lunedì: indice dei prezzi al consumo e alla produzione in Cina, aspettative inflazionistiche della Federal Reserve di New York.

Martedì: disoccupazione nel Regno Unito.

Mercoledì: indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti

Giovedì: Pil del Regno Unito, produzione industriale, indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti.

Venerdì: produzione industriale in Giappone, produzione industriale nell’Eurozona, sondaggio dell’Università del Michigan.

 

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Le opinioni espresse in questo articolo sono le opinioni di MFS e possono cambiare in qualsiasi momento. Le stime non possono essere garantite.

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Fonti: MFS research, Wall Street Journal, Financial Times, Reuters, Bloomberg News, FactSet Research.

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