La diminuzione della correlazione è spesso vantaggiosa per i portafogli degli investitori, in quanto una minore correlazione si traduce generalmente in un minor rischio complessivo del portafoglio. Ad esempio, un investitore con un portafoglio composto per il 60% da azioni con una volatilità del 20% e per il 40% da obbligazioni con una volatilità del 5% vedrebbe il rischio complessivo di portafoglio ridursi di 70 punti base se la correlazione diminuisse di 0,35 punti. Ciò rafforza la tesi a favore delle obbligazioni, visti i loro straordinari vantaggi in termini di diversificazione e riduzione del rischio a livello di portafoglio.
Impatto delle obbligazioni nei portafogli
Qual è la componente obbligazionaria appropriata a un determinato portafoglio? Gli obiettivi e le tolleranze al rischio variano da investitore a investitore. Tuttavia, riteniamo che una maggiore allocazione obbligazionaria in un periodo di recessione aiuti di norma a gestire il rischio di ribasso per l'intera durata della recessione rispetto ai portafogli con una maggiore allocazione azionaria. La Figura 8 mette a confronto i ribassi mensili di tre portafogli ipotetici, che hanno componenti obbligazionarie comprese tra il 20% e il 60%.
Figura 8: performance ipotetica del portafoglio durante una recessione
Periodo di recessione Ribasso massimo: |
Allocazione di portafoglio: |
Recessione del 1980 |
Recessione del 1982 |
Recessione del 1991 |
Inizio anni 2000 |
Crisi finanziaria globale |
Pandemia |
80% azioni, 20% obbligazioni |
-8,47% |
-8,49% |
-10.95% |
-6,72% |
-39,54% |
-9,30% |
60% azioni, 40% obbligazioni |
-7,25% |
-6,54% |
-8,38% |
-3,75% |
-29,40% |
-6,25% |
40% azioni, 60% obbligazioni |
-6,08% |
-4,57% |
-5,79% |
-0,79% |
-17,88% |
-3,21% |
Differenza tra i portafogli con il 60% in obbligazioni e quelli con il 20% in obbligazioni |
2,39% |
3,92% |
5,16% |
5,92% |
21,66% |
6,10% |
Indice S&P 500 |
-9,73% |
-13,28% |
-13,83% |
-9,68% |
-48,45% |
-12,35% |
Bloomberg US Treasury |
-4,91% |
-1,08% |
-1,44% |
-1,24% |
0,00% |
0,00% |
Fonte: Bloomberg. Dati mensili dal 31 dicembre 1979 al 30 aprile 2020. Rendimenti al lordo e in dollari USD. Azioni = indice S&P 500. Obbligazioni = indice Bloomberg US Treasury. I portafogli ipotetici analizzati sono a scopo puramente illustrativo. |
Come possiamo osservare, in ogni portafoglio ipotetico il ribasso massimo per le azioni statunitensi era molto più ampio di quello dei Treasury statunitensi, e le maggiori allocazioni obbligazionarie hanno generato meno volatilità. Inoltre, poiché storicamente la performance dei Treasury diventa positiva molto prima di quella delle azioni, riteniamo che un investitore possa trarre vantaggio dal ribilanciamento dei portafogli verso l'allocazione target acquistando azioni in una fase in cui è più probabile che conseguano buone performance in futuro e mettendo così il portafoglio in una posizione potenzialmente migliore in vista dell'avvio del ciclo economico successivo.
Conclusioni
Anche se ogni recessione è diversa, riteniamo che i vantaggi delle obbligazioni nei periodi di recessione continueranno ad essere osservati anche in futuro. Col proseguire dei cicli di aumenti e tagli dei tassi delle banche centrali, prevediamo che il modello storico che vede i tassi salire in vista di una recessione, scendere appena prima e continuare a scendere nei primi quattro-cinque mesi di recessione sia destinato a ripetersi. Prevediamo altresì che molti dei vantaggi in termini di diversificazione e di riduzione del rischio offerti
dalle obbligazioni rispetto alle azioni continueranno a essere potenzialmente utili agli investitori durante le fasi di rallentamento economico. Se le nubi oscure della recessione si stanno effettivamente addensando, un'allocazione obbligazionaria è uno strumento importante da considerare.
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