Come già osservato, nonostante la forte crescita, negli anni '90 le azioni erano costose anche in base a questo multiplo basato sulla crescita. Non sorprende che, data la debolezza dell'economia e della crescita dei fatturati durante il ciclo economico successivo al 2008, il rapporto si sia ingrandito e abbia raggiunto picchi che non si vedevano dall'apice della bolla di Internet. I rapporti tra corsi azionari e fatturati sono leggermente diminuiti nel 2021 per effetto dell'espansione post-lockdown dovuta agli stimoli fiscali e monetari. Tali stimoli nel frattempo sono venuti meno, facendo nuovamente aumentare questo multiplo a fronte dell'apprezzamento delle azioni nel 2023.
Conclusioni
Le azioni sono costose in base ai parametri di valutazione tradizionali. Il quadro generale, tuttavia, è più sfumato. Il contesto di bassi costi del capitale è terminato, poiché i livelli di debito accumulati dovranno essere finanziati a costi più elevati, spingendo al ribasso i free cash flow. Anche il contesto di manodopera a basso costo si è concluso. Così come è terminato il paradigma basato su filiere produttive sovraccariche e su investimenti insufficienti in modalità più pulite (in termini energetici) di gestione d'impresa.
Per tornare all'assioma di Box sui modelli sbagliati ma utili, penso alle valutazioni in maniera analoga. Ogni ciclo economico e ogni contesto di mercato sono diversi e queste idiosincrasie influenzano l'utilità dei vari parametri di valutazione. È per questo che disporre di un'ampia gamma di input valutativi e comprendere i limiti di ciascuno di essi può essere istruttivo.
Abbiamo inaugurato un nuovo paradigma. Un paradigma in cui il capitale e il lavoro non sono mai stati più scarsi dopo il 2009. Un paradigma in cui non tutte le aziende saranno in grado di realizzare guadagni superiori ai costi nuovi o normalizzati dei loro fattori produttivi. Un paradigma fatto di maggiori inadempienze su prestiti e obbligazioni, ristrutturazioni di capitale e fallimenti. Gli strumenti necessari per navigare con successo nell'attuale paradigma sono molto diversi da quelli adoperati nel precedente. Come ci avrebbe forse suggerito Box, bisogna riconoscere che tutti i modelli valutativi e fondamentali sono sbagliati, ma che alcuni sono ancora utili. Gli investitori dovranno studiare molto di più, e potrebbero scoprire che utilizzare uno strumentario non solo valutativo ma anche fondamentale può essere molto utile per orientarsi nell'attuale ciclo.
Il rapporto price/earnings viene calcolato dividendo il corso azionario di una società per i suoi utili per azione.
Il rapporto price/sales misura il valore di una società in relazione all'importo totale dell'ultimo fatturato annuo.
L'S&P 500 Index misura la performance delle 500 maggiori società statunitensi quotate sul mercato azionario degli Stati Uniti.
Il Nasdaq 100 è un indice composto dai 100 maggiori titoli non finanziari quotati sul listino NASDAQ.
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