L’inflazione rallenta e apre la strada a nuovi tagli ai tassi
Le principali notizie della settimana sull’economia globale e dal mondo delle imprese.
Nei mercati odierni in rapido cambiamento, l’utilità delle nostre analisi può fare la differenza.
AUTORE
Jamie Coleman
 Senior Strategist, Strategy and Insights Group
Settimana al 24 ottobre 2025
A mezzogiorno di venerdì i mercati azionari globali scambiavano intorno ai livelli record sulla scorta del rallentamento dell’inflazione e degli utili molto positivi negli Stati Uniti, oltre che nella speranza di un miglioramento dei rapporti commerciali tra Cina e Stati Uniti in vista dell’incontro dei leader dei due Paesi la prossima settimana in Corea del Sud.
Il rendimento dei Treasury decennali è sceso di 2 punti base dalla settimana scorsa allo 3,99%, mentre il greggio WTI è aumentato di 4,50 dollari al barile dalla settimana scorsa a 62,00 dollari dopo che gli Stati Uniti hanno imposto le sanzioni sulle esportazioni di petrolio russo. La volatilità misurata dai contratti future del CBOE Volatility Index (VIX) è diminuita da 22 dello scorso venerdì a 18,5.
NOTIZIE MACROECONOMICHE
L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti a settembre è salito meno del previsto
A settembre i prezzi al consumo sono saliti del 3% rispetto all’anno precedente, in aumento dal 2,9% di agosto, ma meno del 3,1% previsto. L’inflazione core è rimasta stabile al 3% rispetto al mese precedente. Tali dati dovrebbero portare, mercoledì prossimo, a un nuovo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, concentrata più sul rallentamento del mercato del lavoro che sull’inflazione dovuta ai dazi. I mercati ora scontano due tagli di un quarto di punto prima della fine dell’anno. I collaboratori del Bureau of Labor Statistics, messi in cassa integrazione per via della sospensione dei servizi federali, sono stati richiamati al lavoro per redigere il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo di settembre. Sono dati necessari a calcolare l’adeguamento del costo della vita annuale per milioni di beneficiari della previdenza sociale. Dopo la pubblicazione dei dati, la Social Security Administration degli Stati Uniti ha annunciato che nel 2026 le prestazioni previdenziali aumenteranno del 2,8%.
Gli Stati Uniti impongono sanzioni sul petrolio russo
Mercoledì sera gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni sui colossi del petrolio russo, Lukoil e Rosneft, quando sono svanite le speranze di un successo diplomatico per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Con le nuove sanzioni, Washington si allinea alla posizione dell’Europa e per la prima volta dall’inizio dell’attuale amministrazione Trump mette Mosca sotto pressione. Le sanzioni americane sono entrate in vigore dopo che il Cremlino ha respinto i tentativi di Washington nei colloqui di pace. A seguito delle sanzioni, le grandi società di raffinazione indiane e cinesi probabilmente ridurranno moltissimo le importazioni dalla Russia mettendo ancor più in difficoltà l’economia russa. A inizio settimana, il Presidente Trump ha annullato l’incontro con il Presidente russo Vladimir Putin che avrebbe dovuto avvenire a Budapest nelle prossime settimane. Alla notizia il prezzo del petrolio è salito, giovedì il greggio West Texas Intermediate è aumentato di oltre il 5% superando nuovamente la soglia dei 60 dollari al barile.
Incontro in vista tra Trump e Xi
I funzionari cinesi a Washington per gli incontri dell’FMI la scorsa settimana hanno detto alle controparti globali che l’inasprimento dei controlli sulle esportazioni non danneggerà gli scambi normali, ma i funzionari americani stanno valutando di imporre restrizioni su una serie di esportazioni che fanno affidamento sul software americano, dai laptop ai motori a propulsione. L’accesso alle terre rare resta una priorità per i Paesi occidentali: l’Unione Europea ha chiesto alla Cina di risolvere la questione velocemente per non mettere a repentaglio i rapporti bilaterali. Giovedì gli Stati Uniti hanno annunciato che verificheranno la conformità della Cina alla Fase 1 dell’accordo commerciale del 2020.
A inizio settimana il Presidente Trump e il Primo Ministro australiano Anthony Albanese hanno sottoscritto un accordo per incrementare le forniture di terre rare e di altri minerali critici, nella speranza di ridurre la dipendenza dei loro due Paesi dalla Cina. Giovedì pomeriggio, dopo una settimana di incertezza, la Casa Bianca ha annunciato che il Presidente Trump e il Presidente cinese Xi Jinping si incontreranno giovedì prossimo a margine del summit dell’APEC in Corea del Sud e ciò ha alimentato le speranze che le tensioni tra Cina e Stati Uniti stiano rientrando. Trump ha persino annunciato che si recherà in Cina all’inizio del 2026.
Giappone: Takaichi al governo
Sanae Takaichi questa settimana è stata eletta primo ministro del Giappone dopo che il Partito liberal democratico, di cui fa parte, ha formato una coalizione con il Partito per l’innovazione del Giappone. Il primo Premier donna del Paese ha subito ordinato un nuovo pacchetto di misure economiche per alleviare il peso dell’inflazione su famiglie e imprese. Il pacchetto dovrebbe comprendere agevolazioni per le bollette del gas e dell’elettricità durante l’inverno, nonché incoraggiare le piccole e medie imprese ad alzare i salari e incrementare gli investimenti di capitale. Takaichi dovrebbe incontrare il Presidente Trump in Corea del Sud e probabilmente proporrà di acquistare pickup, semi di soia e gas naturale liquefatto.
IN BREVE
Secondo gli indici PMI preliminari a ottobre c’è stata una robusta ripresa dell’attività negli Stati Uniti, in Europa e nel Regno Unito.
| Paese | PMI manifatturiero | PMI servizi | PMI composito | 
| Stati Uniti (S&P) | da 52,0 a 52,2 | da 54,2 a 55,2 | da 53,9 a 54,8 | 
| Eurozona | da 49,8 a 50 | da 51,3 a 52,6 | da 51,2 a 52,2 | 
| Regno Unito | da 46,2 a 49,6 | da 50,8 a 51,1 | da 50,1 a 51,1 | 
| Giappone | da 48,5 a 48,3 | da 53,3 a 52,4 | da 51,3 a 50,9 | 
Dopo essere salito quasi ininterrottamente per due mesi, questa settimana il prezzo dell’oro ha rallentato registrando il massimo crollo giornaliero in 12 anni. All’inizio della settimana il lingotto è sceso dell’8,5% circa per poi stabilizzarsi. Su base annua l’oro è comunque salito del 57% circa.
L’economia cinese nel terzo trimestre è cresciuta del 4,8% rispetto all’anno precedente, meno del 5,2% del 2° trimestre. Le vendite al dettaglio sono aumentate del 3% mentre la produzione industriale è salita più del previsto del 6,5%. I prezzi delle nuove abitazioni hanno riportato il calo più rapido in 11 mesi, a conferma delle persistenti difficoltà del mercato immobiliare.
A settembre i prezzi al consumo in Canada sono saliti del 2,4% rispetto all’anno precedente, in aumento dal 2,2% di agosto. Nonostante il lieve aumento i mercati scontano, con una probabilità di quasi l’82%, un taglio dei tassi per mercoledì prossimo.
Secondo quanto riferito dal New York Times giovedì pomeriggio, gli Stati Uniti verificheranno la conformità della Cina all’accordo commerciale sottoscritto con l’amministrazione Trump nel 2020.
Col prezzo del petrolio inferiore ai 60 dollari, l’amministrazione Trump ha annunciato che acquisterà un milione di barili di greggio per potenziare la riserva strategica di petrolio del Paese.
L’inflazione nel Regno Unito a settembre è salita meno del previsto, del 3,8% rispetto all’anno prima e resta invariata rispetto al mese precedente. Tutti i dati sono inferiori alle attese per cui aumentano le probabilità che la Bank of England tagli ancora i tassi prima della fine dell’anno.
La sospensione dei servizi federali negli Stati Uniti è entrata nella quarta settimana e il Presidente della commissione per l’impiego dei fondi, Jason Smith, ha dichiarato di essere favorevole all’approvazione di un provvedimento di finanziamento temporaneo a lungo termine per arrivare alla fine del 2026.
Le vendite di abitazioni esistenti negli Stati Uniti a settembre sono salite dell’1,5%, l’aumento più rapido in sette mesi, sulla scorta del calo dei tassi ipotecari. Il prezzo di vendita medio è salito a 415.200 dollari.
Nella giornata di giovedì il Presidente Trump ha annunciato di aver concluso le trattative commerciali con il Canada dopo che il governo dell’Ontario ha trasmesso uno spot a Washington che raggruppava gli spezzoni di un discorso del Presidente Ronald Reagan del 1987 a favore del libero scambio. Secondo Trump, l’obiettivo della pubblicità era di influenzare la Corte Suprema degli Stati Uniti in vista dell’udienza in materia prevista per il 5 di novembre.
Il Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha annunciato la firma di un accordo di stabilizzazione economica con la banca centrale argentina.
Secondo il Governatore della Federal Reserve Christopher Waller, che presiede il comitato dei pagamenti della Fed, la banca centrale starebbe entrando in una nuova fase in cui non si opporrà alla decentralizzazione del settore finanziario, bensì sposerà la rivoluzione digitale.
Secondo il Segretario Bessent, il deficit di bilancio degli Stati Uniti ha iniziato a diminuire molto a partire dal secondo trimestre di quest’anno, una volta archiviate le sovrapposizioni con l’amministrazione Biden. Il deficit cumulativo da aprile a settembre si è attestato a 468 miliardi di dollari, il livello minimo dal 2019.
Gli Stati Uniti consentiranno all’Ucraina l’uso di missili a lunga gittata occidentali contro la Russia, ma non ancora i missili cruise Tomahawk.
La Cina ha intenzione di rafforzare la sua indipendenza in campo scientifico e tecnologico, secondo un comunicato pubblicato giovedì dopo un incontro di quattro giorni del Comitato centrale del Partito comunista volto a delineare il prossimo piano quinquennale del Paese.
NOTIZIE SUGLI UTILI
Circa il 29% dei costituenti dell’indice S&P 500 ha pubblicato i risultati del 3° trimestre 2025. Secondo FactSet, gli utili per azione (che abbinano i dati già pubblicati e le stime per le imprese che non li hanno ancora resi noti) sono saliti del 9% circa rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Le vendite complessive sono salite del 6,9% rispetto all’anno precedente.
LA PROSSIMA SETTIMANA
Lunedì: sondaggio sulle aspettative inflazionistiche della BCE.
Martedì: indice dei prezzi immobiliari Case-Shiller negli Stati Uniti, fiducia dei consumatori del Conference Board.
Mercoledì: decisione sui tassi della Banca del Canada, vendite di abitazioni in corso negli Stati Uniti, incontro dell’FOMC.
Giovedì: Pil e disoccupazione nell’Eurozona, incontro della BCE, incontro tra Trump e Xi.
Venerdì: PMI della Cina, vendite al dettaglio e produzione industriale in Giappone, incontro della banca centrale giapponese, indice dei prezzi al consumo nell’Eurozona.
Restare concentrati sull’obiettivo e diversificare
Siamo convinti che in qualsiasi scenario di mercato gli investitori dovrebbero diversificare tra molteplici categorie di investimento. Lavorando a stretto contatto con il proprio consulente degli investimenti, ci si assicura di mantenere il portafoglio ben diversificato e un piano finanziario in linea con i propri obiettivi a lungo termine, orizzonte temporale e tolleranza al rischio. La diversificazione non garantisce un utile né protegge contro le perdite.
Le informazioni presentate sopra, così come le società e/o i titoli citati non devono essere considerati come un suggerimento di investimento, una raccomandazione all’acquisto o alla vendita, né un’indicazione di intenti per conto di prodotti MFS.
I titoli presentati potrebbero essere parte di un fondo MFS, ma anche non farne parte. Per un elenco completo di posizioni dei portafogli MFS, si rinvia all’ultimo resoconto annuale, semestrale o trimestrale. Le posizioni dettagliate sono riportate anche nella sezione dedicata ai singoli fondi nella sezione Prodotti sul sito mfs.com.
Le opinioni espresse in questo articolo sono le opinioni di MFS e possono cambiare in qualsiasi momento. Le stime non possono essere garantite.
I rendimenti passati non sono garanzia dei risultati futuri.
Fonti: MFS research, Wall Street Journal, Financial Times, Reuters, Bloomberg News, FactSet Research.