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Considerazioni mensili sui mercati azionari

Un’analisi dei trend e delle dinamiche dei mercati azionari globali.

AUTORE

Ross Cartwright
Lead Strategist
Investment Solutions Group

 

Past installment
Marzo 2025

 

In breve 

  • All’orizzonte si profilano gravi rischi macro, in particolare sul fronte della crescita, con segnali di rallentamento in corso.
  • Le distorsioni causate dai dazi complicano l’interpretazione dei dati economici e potrebbero mascherare le vulnerabilità sottostanti della crescita.
  • È possibile che i mercati azionari stiano valutando erroneamente i rischi, data la debolezza del sentiment e le valutazioni elevate.
  • Per affrontare l’attuale contesto di incertezza, gli investitori farebbero bene a dare la priorità alla resilienza, concentrandosi su investimenti di alta qualità, adottando un approccio difensivo e seguendo una disciplina valutativa rigorosa.

1. Contesto di mercato
Dopo un periodo di resilienza economica post-pandemia, gli Stati Uniti potrebbero essere alle prese con un “vuoto d’aria” economico, un rallentamento temporaneo innescato da shock politici che frenano la crescita, come i dazi, le restrizioni all’immigrazione e i tagli al bilancio. Alcune di queste misure potrebbero inizialmente rivelarsi inflazionistiche a causa di uno shock dei prezzi una tantum, ma il calo dei costi energetici e la potenziale distruzione della domanda dovrebbero attenuarne gli effetti.

2. Decodificare i segnali
I segnali emergenti potrebbero suggerire un orientamento improntato alla cautela nel periodo a venire. Il brusco calo del traffico merci dalla Cina e il deficit commerciale record indicano una domanda anticipata e un accumulo preventivo di scorte in vista dei dazi. Gli indicatori prospettici, come il la fiducia dei consumatori e i PMI manifatturieri, sono ampiamente negativi. Il deficit commerciale record suggerisce che la solidità dei dati economici potrebbe essere legata alla domanda anticipata delle aziende in previsione di un futuro aumento dei prezzi.

L’impatto complessivo di queste politiche sui servizi e su altri settori economici rimane incerto in attesa di maggiori chiarimenti da parte delle autorità politiche.

3. Lo shock indesiderato dell’offerta
Lo scenario peggiore per gli Stati Uniti potrebbe essere quello di un forte shock del lato dell’offerta. Gli shock dell’offerta tendono ad avere conseguenze economicamente più dirompenti rispetto a quelli della domanda, in quanto si ripercuotono sulle filiere produttive. Le aziende stanno ritirando le guidance sugli utili, un eufemismo per dire che non hanno idea di cosa succederà, o forniscono scenari alternativi. Questo approccio prudente non riflette necessariamente pessimismo, ma piuttosto un adattamento realistico a un contesto imprevedibile. Si tratta di un aspetto importante perché gli utili trainano l’occupazione e la spesa in conto capitale, due elementi necessari per generare crescita economica. Ciò di cui le aziende hanno in ultima analisi bisogno è chiarezza sulle regole di ingaggio prima di impegnarsi in assunzioni e investimenti in conto capitale consistenti.

Decenni di finanziarizzazione e di ottimizzazione delle catene di approvvigionamento hanno favorito una redditività aziendale da record. L’importazione di beni a basso costo ha innalzato il tenore di vita, mentre i dollari riciclati hanno permesso di esportare attivi finanziari. Tutto questo è ora potenzialmente in pericolo ed è improbabile che si verifichi una ricalibrazione fondamentale senza conseguenze significative.

4. Un mercato che sconta ottimismo in un contesto di incertezza
Il mercato sembra scontare un’inversione di rotta sui dazi. Nonostante l’incertezza sulla durata e sulla portata di queste misure, l’S&P 500 è praticamente tornato ai livelli precedenti al 2 aprile e le aspettative di crescita degli utili per il 2025, pur essendo state riviste al ribasso, rimangono solide intorno al 9%. Tuttavia, a nostro avviso, i multipli di mercato elevati, il deterioramento del sentiment e i cambi reattivi (piuttosto che strategici) di politiche rappresentano un rischio per il mercato. Storicamente, la debolezza del sentiment tende a presentare opportunità di acquisto, ma solo se accompagnata da valutazioni basse, il che non corrisponde alla situazione attuale. Il rischio di ritorsioni tariffarie al di là della Cina permane e anche l’eventuale ritiro di gran parte di queste misure politiche potrebbe lasciare qualche cicatrice nel breve termine, cosa che i mercati non sembrano adeguatamente scontare in questo momento.

L’indebolimento del dollaro, tuttavia, favorisce alcuni, poiché circa il 40% degli utili dell’S&P 500 proviene da società non statunitensi e non abbiamo ancora constatato gli effetti favorevoli alla crescita del disegno di legge di riconciliazione, come la controversa possibilità di ammortizzare i nuovi impianti, le attrezzature e gli edifici nel primo anno invece che nel corso della loro vita.

Di fronte alla gamma di possibili scenari, il mercato sembra piuttosto ottimista su ciò che potrebbe accadere, oltre che fiducioso riguardo al futuro. In attesa di maggiore chiarezza sulle politiche, la disoccupazione si profila come un indicatore chiave da monitorare; un suo significativo aumento potrebbe infatti rappresentare motivo di preoccupazione per gli investitori azionari, in quanto potrebbe segnalare un calo della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori. Un altro aspetto da tenere sotto stretta osservazione è l’ampliamento degli spread creditizi, indice di deterioramento della solidità delle imprese.

5. Posizionamento strategico: Detenete ciò che potete spiegare
Il nostro scenario di base prevede un andamento laterale del mercato e una persistente volatilità in un contesto di elevata incertezza politica. Basterebbe tuttavia un tweet per ribaltare la situazione, nel bene o nel male. In ogni caso è evidente che le prospettive di mercato sono incerte nel breve periodo. Partendo da questo presupposto, suggeriamo di cambiare prospettiva e di abbandonare le congetture sulle prossime mosse della Federal Reserve o della Casa Bianca per concentrarsi sull’analisi della resilienza delle aziende e sulla valutazione di ciò che queste sono in grado di superare. A nostro avviso, gli investimenti dovrebbero essere indirizzati verso società con un forte potere di determinazione dei prezzi, bilanci solidi e flessibilità operativa. Riteniamo che sia meglio evitare la leva finanziaria, soprattutto nei settori ciclici. Gli investitori potrebbero valutare la possibilità di sfruttare la volatilità del mercato per migliorare la qualità dei loro portafogli e sottoporre a stress test le loro ipotesi di investimento, comprese le proiezioni sugli utili, la sostenibilità dei margini, il servizio del debito e i piani di spesa in conto capitale.

6. Conclusioni: Accettate l’incertezza e non temetela
Le attuali condizioni di mercato non segnalano un crollo imminente. Non siamo alle prese con la pandemia di Covid o la crisi finanziaria globale, ma gli investitori devono fare i conti con una ricalibrazione degli utili attesi, delle operazioni delle catene di approvvigionamento e della definizione di resilienza aziendale in un panorama economico meno globalizzato e più conflittuale. A nostro avviso, accettare l’incertezza, anziché temerla, è il prezzo da pagare per accrescere esponenzialmente il patrimonio. Gli investitori farebbero bene ad affrontare questo contesto con strategie di investimento disciplinate, concentrandosi sulla crescita a lungo termine attraverso la qualità e la stabilità piuttosto che sui guadagni a breve termine. Per noi, investire in azioni non è mai stata una questione di certezza, ma piuttosto di convinzione di fronte all’incertezza.

 

Le opinioni espresse nel presente documento sono quelle di MFS Strategy and Insights Group, un’entità interna alla divisione distribuzione di MFS, e possono differire da quelle dei gestori di portafoglio e degli analisti di ricerca di MFS. Queste opinioni sono soggette a variazioni in qualsiasi momento e non vanno considerate alla stregua di una consulenza di investimento fornita dal Consulente, di una raccomandazione di titoli o di un’indicazione delle intenzioni di trading per conto di MFS.

Si ricorda che tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio, ivi compresa la possibile perdita del capitale investito.

La diversificazione non garantisce un guadagno né una protezione dalle perdite. I rendimenti passati non sono una garanzia dei risultati futuri.

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